grazie a Coblanco, ecco le foto dell’edizione classic 2017
Biciclettata 2015 Milano – Pavia con barche e carrelli
[ngg_images source=”galleries” container_ids=”4″ display_type=”photocrati-nextgen_basic_imagebrowser” ajax_pagination=”1″ order_by=”sortorder” order_direction=”ASC” returns=”included” maximum_entity_count=”500″]
postcard 4
#4
Il più lungo affluente del PO: l’Adda.
… piove su i nostri volti/silvani, piove su le nostre mani/ignude, su i nostri vestimenti/leggeri, su i freschi pensieri che l’anima schiude/ novella …
(G. D’Annunzio).
Occhi alla tempesta, e: Giorgione! Esclamò un reMIVEri sulla prima barca.
Giorgione! Mormorò negli stessi istanti un reMIVEri sulla seconda barca.
Ora, c’è chi giura omaggiassero il grande Maestro veneto.
Ma altri propendono per il gesto apotropaico: remi e barca in carbonio, un fulmine. Leggenda narra che così sia scomparso Giorgio reMIVEri, capostipite e patriarca della genie dei reMIVEri.
postcard 3
#3
Prendendo la rincorsa verso il PO: il Naviglio Grande.
… gh’era vegnü anca in ment de ‘ndà a negà, là duè ‘l Navil ‘l è pusé negher,
duè i barcùn i poden no arivà. (E. Jannacci)
I reMIVEri, da giovani, hanno avuto il loro momento spleen.
Qualche remo spezzato prima del tempo, molte farfalle annegate invano in fondo ai pontili, qualche scalmo piegato negli inciampi di una vita liquida.
Anche oggi che siamo grandicelli, rivolgiamo la prua là,
dove i barconi non arrivano.
Sempre.
2016, tappa 8, la via dei longobardi, Sabato 28 maggio, Comacchio – Ravenna
postcard 2
#2
Isola di sabbia bianca. Fiume Po.
E vanno gli uomini a contemplare le cime dei monti, i vasti flutti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l’immensità dell’oceano, il corso degli astri e trascurano se stessi. (S. Agostino)
Lo stupore per un isolamento inatteso, a qualcun* dei reMIVEri è venuto in mente questo passo delle Confessioni di S. Agostino, reso ancor più celebre da Petrarca nell’Ascesa al Monte Ventoso.
Vedi – l’avvicina sull’isola 1 altr* reMIVEri -, tu ora ti crucci per indulgere all’ammirazione delle meraviglie terrene. Ma non è l’anima che vai trascurando: e porge un integratore di maltodestrine alla caffeina.
postcard 1
#1
Il principale affluente del PO: il Ticino
Napoleon francese, per vederci da vicino, venne apposta sul Ticino (D. Fo)
Metà reMIVEri sono pronti a giurare che sia successo veramente.
Un paio non erano nemmeno in barca, ma seguivano in bicicletta da riva.
L’altra metà sostiene che fosse solo un piemontese, che fischiettava il noto
motivetto. Però, con accento inequivocabilmente francese.
sostenitori lista
Grazie agli amici che hanno deciso di sostenere la nostra impresa, tramite il crowdfunding
Grazie alle canottieri che ci hanno ospitato lungo la via.
Grazie ai gestori del naviglio e delle chiuse per la disponibilità.
Grazie all’assessora Chiara Bisconti e ai collaboratori Tommaso Goisis e William Beccaro dell’Assessorato al Benessere, Sport, Qualità della vita e Tempo Libero per il prezioso lavoro di contatti e organizzativo e per la sala per la conferenza stampa, a Palazzo Marino
Grazie a:
Nadia Ratti, Annalisa Martignoni, Valeria Gandolfi, Ornella Ruffo, Tommaso Correale Santacroce, Licia Zaccaria (che ha avuto l’ardire di prenotarsi per un giro in barca con noi all’idroscalo!), Luca Fusar Imperatore, Jana Lai, Stefano Bellisario, Davide Raffo, Christo, Roberta Possenti, Davide Brazzoli, Mario Scalella, Cameron Jr Smoak, Fabio Sai, Christian Catalano, Sergio Tanara, Francesca Somaini, Enzo Baglieri, Luciano Canova, Maurizio Amati, Lucia Scaccabarozzi, Maria Rosa Navone, Carmine Lambiase
Grazie a Steve e a Nicola Frisia per le foto che ci ritraggono.
Grazie a Dani di Prelibatezze viale Abruzzi per le sue leccornie e per i contatti preziosi.
Grazie ai nostri allenatori Mario Palmisano, Gigi Ganino, Raffaele Mautone, Lorenzo Lollo Mazzeo, Alberto Davoli, Anna Bonciani per i consigli e il supporto.
Grazie alla Cicloofficina Balenga per averci aiutato nella costruzione dei carrelli e per il materiale che abbiamo cannibalizzato, e in particolare a Carlo per averci prestato il tandem e a Giorgio per la manodopera!
Grazie al nostro amico fabbro Alise Sicuri della officina Quantica, e lo “zio Bruno“, e Sandro, senza i quali i carrelli per le barche non sarebbero mai stati realizzati!
Grazie alle testate internet e ai blogger che ci hanno raccontato: volevoessereuncanottiere, navigli24, smemoranda, lostivalepensante
2016, tappa 7, la via dei longobardi, Venerdì 27 maggio, Ferrara – Comacchio
GIORNO 7 da Ferrara a Comacchio: 60 km senza corrente sul Po di Volano… Inizio a sentire i 450 km sulle mani! L’ingresso nelle valli di Comacchio ci ha ripagato della estrema fatica! E domani si arriva a Ravenna.
2016 tappa 6 – giovedì 26 maggio – Ostiglia – Ferrara
intervista a clara:
Dice una delle nostre reMIVEri
Finalmente è arrivata, la mia prima giornata da “RemoVero”, tanto attesa, durante l’organizzazione della nostra grande impresa.
Ieri sera mi sentivo un bambino alla sua prima gita scolastica, oggi in barca un leone a caccia delle sue prede.
Quante emozioni, che paesaggi incredibili, il Po sembra un fiume surreale, silenzioso, deserto quasi capace di fermare lo scorrere del tempo.
Dopo le prime ore un caldo torrido ci ha tolto un po’ di forza e la difficoltà a trovare l’ombra ha un po’ demoralizzato il gruppo.
Ma dopo la pausa pranzo abbiamo ritrovato energia e forza per affrontare con entusiasmo il pezzo mancante fino a Ferrara.
Che dire credo che remare con i reMIVEri mi lascerà un segno indelebile.
E davvero un’ esperienza UNICA!!
GrazieBettina
Tappa 6, da Ostiglia a Ferrara, abbiamo lasciato il Po e siamo entrati nel canale Boicelli che porta a Ferrara attraverso la conca Pontelagoscuro. Accolti dal CUS di Ferrara siamo sbarcati stanchissimi per il grande caldo. Tutti bravissimi, anche le nuove arrivate che ci hanno aiutato a raggiungere la meta!
Daniela
Un po’ di foto:
2016, tappa 5, la via dei longobardi, mercoledì 25 maggio, Casalmaggiore – Ostiglia
GIORNO 5 Casalmaggiore a Ostiglia 87 km di voga sotto un bellissimo sole, le mani fanno male ma noi siamo felici.
Alcuni reMIVEri per un giorno ci dicono:
Finalmente il giorno è arrivato. Siamo partiti da Casalmaggiore alle 08:40 per arrivare ad Ostiglia alle 18:30. Lo scenario che ha accompagnato questa lunga tappa è stato fantastico. Il fiume così mutevole eppure costante, le sponde con scenari incredibili; gli argini, i filari di pioppi, le anse con spiagge bellissime e le isole di sabbia. Posti ideali per le soste necessarie per rifocillarsi. Ma veramente incredibile l’equipaggio. I reMI VEri… Non solo chi ha condiviso la barca con me, ma tutti quelli che hanno reso possibile questa avventura. È stata un’esperienza fantastica, ha dato vita a un sogno. Al rientro mi sono sentito appagato. Ma non è vero……
Gia mi manca, ne voglio ancora.Daniele
Quando Luca “#Meninred” mi ha approcciato nello spogliatoio della Canottieri San Cristoforo chiedendomi se avessi voluto partecipare ad una tappa dell’edizione 2016 di reMIVEri ho avuto immediatamente una bella botta di emozioni diverse. La prima è stata di grande orgoglio perché ho pensato immodestamente che l’avesse chiesto a me perché ero simpaticissimo ed un provetto rematore….subito dopo mi sono reso conto che ovviamente non era così: probabilmente era semplicemente disperato ed ha chiesto al primo che passava di li…..o forse no…. La seconda botta è stata di timore: cosa ci facevo io, neofita rematore, attempato ex pessimo atleta, con una preparazione al di sotto del livello del mare e con un allenamento approssimativo , con quegli eroici argonauti di acqua dolce, in missione per conto della loro passione smisurata? Sarei stato all’altezza del compito oppure mi sarei rivelato un’insopportabile zavorra per gli altri rematori?
Alla fine, quando mi è stato detto che la tappa alla quale avrei dovuto partecipare sarebbe stata quella da Casalmaggiore (CR) ad Ostiglia (MN) ho accettato senza remore: sarei passato in mezzo alle mie radici, nei luoghi dove ha avuto origine la mia famiglia paterna (sono pronipote di generazioni di orgogliosi mugnai, un mulino sulle rive del Po era la loro casa). I luoghi dove tante volte mi è capitato di festeggiare i compleanni insieme a mia nonna, vissuta li fino a 102 anni, che cadevano in giorni adiacenti nei bollenti e afosi mesi di Luglio, passati con lei che si circondava della numerosa famiglia allargata creata dai suoi 10 figli. Considerando poi che mio padre, nato in quelle terre nel 1930, è morto circa 3 anni fa ha fatto si che l’occasione assumesse i contorni di un vero e proprio pellegrinaggio ateo per il sottoscritto.
Quindi eccomi pronto al cimento la mattina di un mercoledì da leoni verso la fine del mese dei fiori. La barca, il sole a picco sulla testa, le mani che via via diventano sempre più dure tanto che stringere il remo diventa sempre più difficile, l’acqua che si muove piano scendendo verso l’accogliente mare, la luce brillante, il silenzio e la solitudine, rendono il tempo una bolla dilatata dove un’ora mi sembrava un giorno….o forse ero solo io che vivevo emozioni molto forti e quindi ero semplicemente stordito. E’ stata una giornata bellissima, di condivisone di sudore e di pensieri, di piccole gioie, come un panino prosciutto e maionese mangiato sulla spiaggia in riva al fiume dove giocavo da bambino, o come la vista degli argini nascosti da fitti boschi di alberi che sembrano disegnati da bimbi felici.
10 ore di viaggio galleggiando sull’acqua, seduto su uno scomodissimo seggiolino in una sorta di vasca da bagno che devi comunque spostare facendo fatica, sudandoti ogni metro percorso sopra Sua Maestà il Po, di cui senti l’enormità e la magnificenza sotto le chiappe doloranti, che potrebbe anche ucciderti se solo lo volesse…. Non posso dire che sia stata facile per me, ma probabilmente le mie motivazioni superavano gli ostacoli e le crisi (che ci sono state, oh se ci sono state…); quindi si, ce l’ho fatta: li ho remati proprio tutti quegli 86 chilometri! Ed ora mi sento in pace col cosmo, mi sento forte ed invincibile, sento il sangue scorrere come un torrente in piena nelle mie vene ed ho muscoli e fibre carichi a mille, mi sento vivo come non lo ero da tempo. Banale? Eccessivo? Può darsi, ma io mi sento veramente così oggi….ed è grazie a ciò che ho vissuto ieri, in barca sul Grande Fiume.
Per questo devo ringraziarli tutti questi ragazzi, Luca “#Meninred” per aver avuto l’incoscienza di invitarmi, Guido “El subcomandante” per la tenacia con cui da vero sandinista del remo mi ha sottoposto ad un imperdibile personal training per tutto il santo giorno (grazie!!!!), Giacomo “Pierrot” (questo soprannome non gliel’ho dato io….) puscher personale di maltodestrine e di integratori dei quali ho fatto un uso smodato (assumeteli con parsimonia: danno assuefazione, credetemi!), Daniele “Don Quijote” compagno di viaggio e di ventura (io Sancho Panza ovviamente…), Massimo “Lama di rasoio” per le dritte che hanno reso più confortevole la mia avventura, e tutti gli altri che mi hanno accolto con un atteggiamento che mi ha fatto sentire uno di loro fin dal primo momento, pur sapendo che per esperienza e preparazione non potevo esserlo: Clara “Caldo sorriso”, Daniela “La maliarda”, Arianna “Tartaruga ninja”, Antonio “Truck driver”, Giovanni “Il nobile asceta”, Nicola “Soul doctor” e coloro che hanno reso possibile questo ardimentoso cimento, primo fra tutti Sergio “The president”.
Non credo di poter essere tacciato di eccessiva retorica nell’affermare che questi ragazzi sono degli autentici eroi contemporanei, anche per il solo fatto di aver pensato di organizzare una cosa come la reMIVEri per due anni di fila…. perché io la sera sono ripartito per Milano, affaticato ed acciaccato, mentre loro sono ripartiti la mattina dopo, col personale bagaglio di umanità, con la voglia di apprezzare il silenzio ed i casini del viaggio, con la bruciante passione che li guida come una luminosa cometa verso Ravenna… Cos’è questa se non una vera Impresa (con la I maiuscola)?!? Chi li costringe a farsi venire vesciche sulle mani e mal di schiena per un’intera settimana? Credo sia unicamente la voglia di immergersi in ritmi naturali che non sono più i nostri, credo sia la necessità di sfidare se stessi ed i propri limiti, credo sia il desiderio di donarsi ai compagni di viaggio mostrando il proprio lato senza filtro…
Grazie, un abbraccio forte e buon fiume a voiPaolo
N.B. – Chi mi conosce in Canottieri San Cristoforo sa che mi piace raccontare usando enfasi ed iperbole, un po’ con lo stile che aveva Gianni Brera sui giornali sportivi all’epoca in cui la TV era in bianco e nero e per cambiare canale bisognava alzarsi dal divano; e poi che sono solito affibbiare nomignoli e soprannomi a tutti: sono solo frutto delle mie suggestioni emozionali, sono solo ed unicamente le mie dimostrazioni di affetto verso i malcapitati….. quindi se ho innervosito qualcuno col mio racconto o con l’attribuzione dei soprannomi me ne scuso fin d’ora, ma questo è il mio stile… che ci volete fare?!?!?
2016 – il percorso – tracciato gps
La via del marmo
Giorno 1, Sabato 21 Maggio 2016
da Pallanza a Golasecca:
Visualizza: http://tinyurl.com/j8scxbl
Scarica: http://tinyurl.com/hszg479
Giorno 2, Domenica 22 Maggio 2016
da panperduto a tornavento http://go.nike.com/0a39ldcl
da tornavento a turbigo, con i carrelli a mano http://go.nike.com/a0u5v9g
da turbigo alla darsena http://go.nike.com/1eg2qh2
La via dei Longobardi
Lunedì 23 Maggio 2016
da lodi a pizzigettone, prima parte http://go.nike.com/06td14ib
da lodi a pizzigettone, seconda parte http://go.nike.com/02l3bbjs
da pizzigettone a cremona, al salto d’acqua nei pressi del po http://go.nike.com/6dihvqk
da pizzigettone a cremona, dopo il salto d’acqua nei pressi del po http://go.nike.com/04q01lt0
martedì 24 Maggio 2016
da cremona a casalmaggiore, prima parte http://go.nike.com/2fmfptg
mercoledì 25 Maggio 2016
da Casalmaggiore a Ostiglia
parte 1, qui purtroppo il gps ha fatto cilecca e manca il tracciato vero e proprio, ci sono solo i tempi: http://go.nike.com/01s2prcp
parte 2, da suzzara a san benedetto po, quasi alla confluenza col mincio: http://go.nike.com/7m2rm6c
parte 3 fino quasi a ostiglia, dove il gps si è scaricato! http://go.nike.com/023uvhe0
giovedì 26 Maggio 2016
da Ostiglia a Ferrara
parte 1, da ostiglia a calto: http://go.nike.com/5dlpj9m
parte 2, da calto a san biagio: http://go.nike.com/064qdv6m
parte 3: da san biagio a ferrara, attraverso la chiusa di Pontelagoscuro: http://go.nike.com/0277kvac
venerdì 27 Maggio 2016
da Ferrara a Comacchio
parte 1, da Ferrara a Contrapo https://t.co/UVNPr3Q7IS
parte 2, da Contrapo a Albarea https://t.co/8YeRXFKzQe
parte 3, da Albarea a Borgo del Sostegno https://t.co/gE97yxP7cc
parte 4, quasi fino a comacchio (poi il gpx si è spento) https://t.co/6085tlk8qw
sabato 28 Maggio 2016
da Comacchio a Ravenna: https://t.co/y2wMScfFXU